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Sentirsi un volontario

Intervista ad Alessandro F. Bussi per UNICEF

Febbraio 2017

 

"Cerchi qualcosa che non trovi, quell'emozione che serve al cuore per continuare a sentirsi vivo.

Il mondo è aperto e tutto da esplorare. Asia, Oceania, America, Africa, Europa... Non c'è paese o luogo che non sia raggiungibile. 

Il viaggio ti porta dentro nuove avventure ed emozioni, in spazi sconosciuti, e in ogni passo c'è qualcosa della meta che vuoi raggiungere. Non importa il dove, il come o il perché, conta quello che raggiungi, con il cuore e con gli occhi. Non importa quanto lungo sarà il viaggio: un'ora, un giorno, un anno. Basta un cielo azzurro, un caldo torrido, terra rossa attorno a me e sarò arrivato.

 

Anche quest'anno l'Africa ha scelto me!

Io la sposai per la prima volta 8 anni fa quando mi innamorai a prima vista e da lì fu un susseguirsi di andirivieni.

 

Crei un progetto, ci credi davvero, lo condividi con chi ti sostiene, fai la valigia e parti. L'Africa è un viaggio che va preparato, non basta un biglietto aereo e la voglia di partire. Quando metti piede in quella terra è sempre una misticanza di straordinarie emozioni che subito salgono dalle crepe di quella terra secca fino a toglierti il fiato. Poi le cose cambiano. All'emozione si unisce quel sottile filo di disperazione, la speranza, la voglia di aiutare a cambiare. La voglia di crescere.

 

La cultura e la religione sono fondamenti centrali ed intoccabili di questi colorati popoli che, inoltrandoti, t'avvolgono come se fossi cosa loro. Ti mimetizzi dentro gli occhi dei bambini che ti osservano da capo a piedi come se fossi un loro idolo. E tu, cercando di non farti corrompere da una loro richiesta sei già inconsciamente comprato dal loro sorriso. Il sorriso di chi, nonostante non possieda nulla, sa apprezzare ugualmente la straordinarietà della vita.

 

I nostri bagagli? Poco comuni. Garze, antibiotici, disinfettante, guanti sterili, bisturi e fili di sutura.

Siamo Medici e Infermieri pronti ad imbrattarci il camice di sangue. Stesso identico colore del nostro. Rosso vivo! 

 

Li, nel cuore dell'Africa sub-sahariana sorgono due sale operatorie che si colorano e prendono vita ogni volta che arrivano questi "pittori", angeli bianchi d'occidente. 

Sono NOHA & UNICEF che insieme hanno dato vita a questo progetto che tenevo stretto in un cassetto del cuore, racconta Alessandro capospedizione.

Io metto la forza ed insieme all'equipe, lo spirito e la passione.

31 Marzo la prossima partenza: cinque i membri del team protagonisti di questa spedizione. L'obiettivo quello di organizzare l'attività chirurgica che verrà attivata ad ottobre, e mesi a seguire.

 

Pronti a sporcarsi di quella terra rossa che penetra nei polmoni, pronti a 12 ore di viaggio in una latta di lamiera arrugginita, bollente e sgangherata. Ma ugualmente divertente. Basta avere lo spirito giusto.

Pronti o quasi, al caldo estremo di quel deserto dimenticato da Dio.

 

È giunto il momento. Quel momento in grado di raccontare tante emozioni.

E che Africa sia!"

 

- A. F. Bussi -

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